E forse solo dopo la Cena in Bianco la considero un po' anche "mia".
...Perché durante la Cena in Bianco la seconda più grande piazza di Torino è diventata la sala da pranzo per 11000 persone vestite di bianco e tra loro c'eravamo nostri amici, mio marito ed io.
Tutti armati di tavoli, sedie, tovaglie bianchissime, piatti di ceramica, bicchieri di vetro, fori e candele e cibo, ci siamo riversati in centro città, riappropriandoci e e vivendola come fosse casa nostra. Riempiendola di risate e chiacchiericcio, quel "salotto buono" della nostra città, che come tutti i "salotti buoni" fin troppo spesso è solo da esposizione. E credo che questa è la cosa più bella che si possa regalare ad un cittadino , che sia natio o immigrato, che ormai si sente relegato tra le proprie mura e quasi estraneo di quei luoghi che dovrebbero essere anche suoi. Grazie!..."
Antonia Mandic
Grazie di cuore ad Antonia Mandic per le sue immagini e per il suo racconto e per aver colto senza avermi mai conosciuta ne vista cosa mi ha animato a creare questa iniziativa e ad aiutare e sostenere altri a divulgarla nelle loro città, paesi e paesini lungo lo stivale da nord a sud...
Ho conosciuto Antonia "virtualmente" sulla pagina Cena in Bianco Torino in facebook dove vi ho incontrati tutti...
In occasione dei #bianchipreparativi prima della cena, lei aveva postato le foto dei pantaloni bianchi che stava cucendo per suo marito, della sua gonna e della camicina sempre fatte con le sue mani appositamente...
Alla Cena in Bianco non sono riuscita a trovarla, riconoscerla e salutarla,
dopo lei mi ha inviato le sue immagini e le sue sensazioni...
Voi mi dite grazie... ma il grazie immenso E' MIO e va ad ognuno di voi per quello che avete fatto e per quanto mi avete trasmettete.
Ormai siamo diventati una sola immensa tavolataaa!!! Che meraviglia!
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