A tavola sotto le stelle
per strada tutti insieme in una sera d’estate.
Unconventional Dinner Cena in Bianco
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[se vuoi organizzare una cena in bianco nella tua città contattami via mail a tobeunconventional@gmail.com Ti prego di non utilizzare senza l'autorizzazione all'uso dei diritti i materiali, le immagini, il format ed il marchio che sono entrambi di mia proprietà]
Ognuno porta tutto, tavolo, sedie e cibo da casa. Apparecchia e
sparecchia.
Antonella Bentivoglio d’Afflitto ci racconta com’è nata a Torino la “sua”
Unconventional Dinner: la Cena in Bianco più numerosa d’Italia.
Volevo creare qualcosa in città che fosse "per la
città", che fosse dinamico nei modi (ecco perché il flash mob),
moderno nella comunicazione (ecco perché i contest, i social media, il
coinvolgimento della rete), tradizionale nel concept (la tavola, la famiglia,
l’eleganza), che portasse in se la tradizione di una grande città che è
stata Capitale d'Italia, che avesse valori di sobrietà etica ma al contempo
creasse grande suggestione. Una magia che attraesse i media, che facesse
parlare di se, che non costasse nulla al partecipante, che portasse le persone
a passare una bella serata tutti insieme e ogni volta in un posto diverso.
Mi scervellavo da un po'di tempo a pensare cosa riunisse tutto ciò e che
fosse un sogno aspirazionale da un lato ma estremamente normale dall'altro, che
piacesse a grandi e piccini, che fosse di tutti e per tutti, trasversale. Volevo
che fosse aperto a tutti, grandi e piccini di ogni età, senza alcuna selezione,
senza alcun costo per i partecipanti.
Mi occupo da sempre di strategie di comunicazione e marketing, di
eventi, di iniziative sul web. Sono di origini napoletane e adoro "la
strada", i cortili, lo stare insieme, cucinare e apparecchiare... Volevo
dar vita ad un evento “fatto” dalle persone stesse e non solo uno spettacolo a
cui "andare" e "presenziare".
Credo che ognuno abbia bisogno di stare con gli altri, oggi ancor di
più, di confrontarsi, conoscersi, condividere… In un momento in cui trionfa il
nostro pensare troppo a noi stessi stessi e l’individualismo è importante portare
avanti progetti dove regnino il rispetto e la condivisione. Spesso lo vorremmo
ma non sempre ne siamo capaci... quante volte ci diciamo che non conosciamo
nemmeno i vicini di casa… Se qualcuno ci porta per mano e ci crea la strada è più
facile e allora ci mettiamo in gioco e lo facciamo.
Poi volevo fosse un'occasione per vivere davvero il territorio urbano, e
ancora, che fossimo così bravi da attirare l'attenzione dei media e dei
turisti: non tutti conoscono certi nostri angoli meravigliosi della città e il
web è un’amplificatore fortissimo delle immagini.
Ho pensato ai balli in bianco del ‘500, alle feste in
spiaggia anni ’60, agli aperitivi in white anni ‘90, agli eventi glamour in
bianco in giro per il mondo ma soprattutto volevo celebrare la tradizione
italiana, le feste di paese in strada per il Santo Patrono del Sud Italia.
Volevo fosse qualcosa di diverso.
Ho pensato e ho scritto il mio progetto, ho registrato l’evento, il format con copyright, i marchi, l'ho
chiamato Unconventional Dinner® Cena in Bianco®. E’ un evento indipendente, non
è affiliato a nessuno, non è un franchising. C’è chi nel mondo organizza feste e
cene in bianco i cui costi sono sostenuti interamente dai partecipanti iscritti
ad un Club privato, con una selezione d’ingresso molto accurata e su
presentazione.
Per partecipare ad Unconventional Dinner Cena in Bianco Torino® basta dare sul blog
http://unconventionaldinner.blogspot.it
la propria adesione indispensabile per sapere quanti saremo e definire
la location adatta ad ospitarci tutti. Solo i partecipanti scopriranno via mail
dove si terrà la cena a sorpresa. Ognuno poi prepara e si porta tutto da casa:
tavoli, sedie, piatti in ceramica, bicchieri in vetro, fiori, candele, cibo, i sacchi
per i rifiuti.
Niente plastica, niente lattine e niente carta in tavola.
I partecipanti sistemano i propri tavoli in fila l’uno accanto all’altro,
rigorosamente quadrati e rettangolari per poter stare tutti vicini,
apparecchiano e cenano tutti insieme. Alla fine della serata sparecchiano,
raccolgono i rifiuti, rassettano e lasciano in silenzio il luogo della cena
come l’hanno trovato.
Una magia unica che i tanti ringraziamenti e le tante mail
e i post sui social testimoniano con parole e immagini che non finiscono mai di
commuovermi e di dare il senso di tutto questo.
Siamo alle porte della terza edizione torinese che si terrà in giugno,
presto un’altra cartolina di Torino “in bianco” si diffonderà sul web portando
con sé i valori espressi dalle grandi “E” che connotano Etica, Ecologia,
Estetica, Educazione, Eleganza.
L’esaltazione del bianco ha il valore fortissimo della normalità, di un
colore neutro, sobrio, semplice, elegante, pulito che ha le caratteristiche di
uniformare tutto dando risalto ai volti delle persone. Un colore positivo,
fotograficamente di grande impatto e suggestione.
Un evento per tutti. Di tutti. “Unconventional”.
Questo evento non nasce dal nulla, nasce da un’idea ma non solo, nasce
da un lavoro costante di rapporto e conoscenza con le persone, di aggregazione.
Dietro questo evento c’è la voglia di migliaia di persone di fare tutti insieme
un qualcosa di inconsueto e speciale, con un risultato bellissimo. Dopo due anni in cui ho risposto a decine di
migliaia di mail e ho parlato e conosciuto migliaia di persone in rete e
all’evento, posso dire che abbiamo una sorta di difetto di rappresentanza per cui abbiamo un forte bisogno di stare
insieme ma a volte ci manca lo stimolo a farlo. Se troviamo qualcosa e qualcuno
che unendoci mette in evidenza nel modo migliore questo nostro aspetto poi
tutti ci attiviamo.
Il leit-motiv è che ci riuniamo perché abbiamo bisogno di sentirci
vicini, di stare insieme con altri che abbiano la stessa voglia e desiderio di
essere parte attiva di questa idea e di questa serata, senza motivazioni
diverse dall’essere lì per stare bene insieme tutti insieme e fare una cosa
bella in un luogo bello rispettando il territorio e gli altri.
C’è grande coesione, entusiasmo e dialogo tra chi partecipa. Non abbiamo
bisogno di darci nessuna etichetta. Il più piccolo aveva 16 giorni e il più
grande 94 anni. Arrivano dalla città e dalla provincia, in auto, bus, metro e
treno… alcuni da altre regioni d’Italia, altri dall’estero.
Alla prima edizione eravamo in oltre 2.400, alla seconda circa 9.000. Tutto
l’anno 120.000 lettori seguono il blog e i social media che sono il cuore
pulsante virtuale dell’evento dove trovare immagini, video, spunti,
informazioni, indizi, racconti, ricette…
Questo evento non nasce a caso e questa grande affluenza
non è casuale, è il frutto di un grande impegno e di un lavoro che dura molti
mesi per ogni edizione. Giorni, notti, sabati e domeniche, non si contano. Sono
tanti i post, i commenti, gli sms, le mail, le azioni di contatto, di
coinvolgimento e di animazione in rete e di organizzazione. E’ una conoscenza
diretta con i partecipanti costruita passo a passo nel tempo in rete che porta
a questa partecipazione alla serata. L’iniziativa nasce infatti sul web, vive e
si alimenta in rete, prende vita reale off line, torna sul web.
Penso alle oltre 43.000 mail scambiate personalmente, alla
gestione della segreteria organizzativa, ai rapporti con la città per la
location e la sicurezza, la luce, le migliaia di foto veicolate, i contest con
i fotografi, il coinvolgimento dei blog e dei media, i filmati realizzati, la
gestione dei social media e del blog…
Come faccio a sostenerlo? Non ho mai accettato gli sponsor
che proponevano di supportarci a fronte di poter essere presenti alla serata con
chioschi di degustazioni o distribuzioni di prodotti di ogni tipo ai tavoli in
stile fieristico. Tutto ciò rovinerebbe l’atmosfera e la semplicità della
serata che ho scelto non abbia questo tipo di presenza e cerco chi possa
sostenerci ma in maniera differente capendo il senso del nostro evento.
Nel 2012 è stato quindi prezioso il supporto operativo di
alcuni sostenitori che hanno capito lo sforzo, la bellezza e la forza
dell’evento e mi hanno aiutato per la location, il video, la mediapartnership,
le immagini. Nel 2013 per la seconda edizione alla Villa della Tesoriera l’evento
ha avuto un contributo alle spese della Città di Torino che ha compreso
l’esigenza di sostegno all’organizzazione data la portata dell’evento. Un
grazie davvero speciale alla Questura e alle Forze di Pubblica Sicurezza,
Carabinieri, Polizia e Vigili Urbani presenti, ai “white angel” che ci hanno supportato
nell’indirizzare le persone e nel fare le file.
Nel 2014 spero che alcune aziende private tra le tante che
ho contattato possano supportarci, sarà ben accetto il contributo di chiunque
possa farlo che mi possa consentire di dare vita ancora una volta a questa magica
iniziativa. [I costi infatti sono
relativi a seconda della location al suolo pubblico dove e se necessario, ai
bagni chimici in base al numero delle persone che sono aumentate tantissimo,
alla luce che a volte va aumentata, alla nettezza urbana che anche se ci
portiamo via tutti i rifiuti deve passare a fare lavaggio e pulizia strade o
viali o parchi, alla grafica del blog, al sistema di mail per poter dare le
conferme a tutti…]
E’ vietato dal format fare pubblicità ai prodotti in
tavola ed all’evento, rovinerebbe la magia e l’atmosfera, quindi ho scelto di
non accettare chi mi chiede di fare sempling di prodotto alla serata, di
conseguenza ci vogliono aziende che comprendano il senso di firmare le logiche
di eleganza, condivisione e sobrietà di questo evento ma senza “urlare” il loro
prodotto o servizio.
Nel 2012 dato il successo e l’estendersi dell’iniziativa (chi
vuole può contattarmi e prendere accordi per fare una Cena in Bianco nel
proprio capoluogo ma non puo’ utilizzare materiali, testi, video, marchio senza
averne permessi e diritti d’uso) ho dato vita all’Associazione di paromozione
Sociale TObeUNCONVENTIONAL che ha l’obiettivo di idearla e di raccogliere fondi
per sostenerne l’organizzazione e la gestione con l’obiettivo di portare avanti
a fronte delle migliaia di richieste anche altre iniziative che ci vedano
protagonisti tutti insieme. Per mantenerla gratuita è ovvio sia necessario un
supporto ed un sostegno per coprirne i costi, le spese e il lavoro necessario.
Grazie a chi utilizzerà questi hastag.
#bianchipreparativi
#bianco
#unconventionaldinner
#cenainbiancoto14
#cenainbiancotorino2014
#lanostratorinoèquesta
#tuttonascedaunsogno
#piccolecosesemplici
#ilflashmobpiùbellodelmondo
#abbiamoilbiancointesta
Gli hastag da usare nei preparativi (per chi posta le
fotografie dei preparativi bianche sorprese)
#cenainbiancotorino2014 #tuttonascedaunsogno #unconventionaldinnertorino2014
#cenainbiancoto14 #piccolecosesemplici
#lanostratorinoèquesta #cenainbiancotorino #bianco
#bianchipreparativi #bianchericette #faicosebelle #cenainbiancotorino2014
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Appunti dal 2013 seconda edizione...
E' la seconda edizione dell’Unconventional Dinner che si è svolto a Torino per la
prima volta in Italia giovedì 5 luglio del 2012, nato dall’entusiasmo e dalla
volontà di una torinese, Antonella Bentivoglio d’Afflitto, che ha voluto
portare in città un evento gratuito per tutti, di cui i cittadini , grandi e
piccini, fossero veri protagonisti e non solo spettatori. Un’occasione per
“vivere” lo spazio urbano all’insegna di Etica, Eleganza, Estetica, Educazione
esaltando con una scenografia d’eccezione i luoghi meravigliosi della nostra
città. Obiettivo creare un evento a Torino che crei nel tempo incoming,
cogliendo la tendenza che c’è in tutto il mondo di eventi “bianchi” che sono
però tutti a pagamento e riservati a coloro che sono presentati dalla cerchia
dei partecipanti iscritti ad un circolo. All’estero solo adulti e possibilmente
niente piccini. Noi vogliamo TUTTI!!